Champions, la Roma sfiora l’impresa e fa abbracciare gli italiani

9C1E2429-DD11-44A7-8CC6-D1F3A45F1966Roma Capitale. Due parole che racchiudono un sogno, quello di una città. Di un popolo. Di una Nazione che ama il calcio alla follia.

Oggi la Roma è stata folle, ma allo stesso tempo bellissima. Una rimonta magistrale, ma che finisce con la vittoria più amara di tutta la storia giallorossa. La Lupa parte male e va nuovamente in svantaggio come ad Anfield sette giorni fa. I fantasmi di Salah e compagni tornano ad aleggiare nel cuore degli undici in campo e dei settantamila presenti all’Olimpico – € 5.545.187 d’incasso, un record assoluto per una partita di calcio giocata in Italia -.

La Roma si sveglia grazie all’autogoal di Milner che riaccende le speranze giallorose, alla mezz’ora ecco Wijnaldum e i Reds tornano in vantaggio con un siluro dal vertice dell’area. Roma spenta, tutto sembre svanire. Ma al 52’ tocco di classe del solito Edin Dzeko (ha segnato nelle ultime 5 partite della Roma in Champions) e Roma che torna in parita. Semifinale che inizia in ritardo nel cuore dei giallorossi e diventa monologo romanista, Nainggolan prova a vincerla ma non esulta: la strada è tortuosa ed in salita. Al 94’ il gol che può dare l’ultima fiammata ma che tutti sanno il finale, è il gong conclusivo di un fantastico tragitto che la Roma – ad un tratto – ha deciso di regalare a noi tifosi.

Liverpool che torna in finale dopo Atene contro il Milan: l’ultima Champions dei Reds risale al 2005 che sempre contro il Milan siglò la rocambolesca vittoria del secondo tempo. Lunico precedente in finale di Chempions tra i Reds e il Real Madrid risale al 27 maggio del 1981 nella cornice del Parco dei Principi di Parigi. Alan Kennedy leroe di serata: il Liverpool diventa campione d’Europa.

A cura di Onorio Ferraro