Caro Milan e cara Juventus, siete davvero sicuri che prendere Iturbe sia la scelta giusta?

MondialiSettimana decisiva, questa: i Mondiali entrano nel vivo con i quarti di finale e inizia ufficialmente il calciomercato.

Affrontiamo prima di tutto il capitolo Mondiale: sono arrivate ai quarti tutte le prime otto classificate dei gironi, pur vincendo ai rigori o addirittura ai supplementari, segno evidente che non ci sono favorite nella competizione, o, peggio, di quanto mediocri siano le squadre partecipanti.

Certo, le prestazioni abbastanza deludenti di Brasile, Germania e Olanda ci dimostrano questa seconda tesi, ma se si pensa alla Colombia la situazione cambia, visto il grande Mondiale che stanno disputando gli uomini di Pekerman.

E allora, impossibile trovare una risposta? No, basterà seguire Colombia-Brasile, in programma oggi, e sarà possibile capire se, con la vittoria della Colombia, avrà ragione il sostenitore di un Mondiale equilibrato, o, con la vittoria del Brasile, avrà ragione il sostenitore di un Mondiale mediocre e di basso livello.

Capitolo calciomercato: Lazio protagonista con Basta e Parolo, la Roma vuol chiudere con Emanuelson, svincolato dal Milan, e Ucan, l’Inter sogna M’Vila, ma il tempo passa per cui questo sembra destinato a rimanere solo un sogno.

Juan Manuel IturbeE poi ci sono Milan e Juventus, che vorrebbero acquistare entrambe Iturbe: l’Hellas Verona, detentrice del cartellino, vorrebbe 25 milioni di euro.

Nelle ultime ore si parla di rilancia su rilanci, di sorpasso Juve e di controsorpasso Milan.

Ma siamo realmente sicuri che ne valga la pena spendere tutti quei soldi per Iturbe?

No, perchè, e avviso Milan e Juventus, che le alternative, anche se poi chiamarle alternative è un crimine all’umanità, ci sono ma non verranno mai notate a causa del nostro sistema (parlo del sistema dei club italiani) di scouting: non costerebbe di meno prendere un Boetius, un Depay per esempio, o addirittura prenderli tutti e due con i soldi investiti per Iturbe?

E invece no, no e no…in fondo ecco perchè il calcio italiano è in crisi, viste le spese inutili che gravano sui club.