Argentina-Italia, amichevole ricca di sfumature

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Questa sera all’Etihad Stadium si svolgerà il tanto atteso match fra albicelesti e azzurri. L’attesa è frutto di curiosità da entrambi i lati; l’Italia dopo l’umiliazione deve ripartire, almeno con una grande prestazione, mentre nell’Argentina ci sono diversi giocatori che faranno il massimo per ottenere la famigerata convocazione di Sampaoli.

 

Appartenendo a due continenti differenti, le due squadre si sono incontrate di rado, solo sette volte a partire dal 1974. Cinque l’incontri disputati in un mondiale e due amichevoli. Quest’ultime si sono svolte nel 2013 e nel 2001, con lo stesso risultato finale, 2-1 per l’Argentina.  Nella più recente il CT era Cesare Prandelli, gli azzurri subirono i gol di Higuain e Banega per poi accorciare con Lorenzo Insigne. Dodici anni prima, con Giovanni Trapattoni in panchina, l’Italia passò in vantaggio con Fiore per poi subire i gol di Kily Gonzales e Crespo.

 

Nelle partite mondiali, ancora amara è la sconfitta ai rigori del 1990 al San Paolo. Uno stadio diviso fra tricolore e Maradona, assiste al gol di Schillaci e la spaventata uscita di Zenga , e soprattutto ai rigori maledetti che ci porteranno a competere solo per il terzo posto. Nel 1986 tutto si conclude con un 1-1 con le marcature di Altobelli su rigore ed il solito Pibe de Oro che ci blocca sul pareggio. Terminiamo il nostro viaggio nel passato con uno scontro fra le due nazionali che ci sorride. Il 2-1 maturato a Barcellona, è uno dei tanti ostacoli superati dai nostri eroi del mondiale del 1982. Quel 29 giugno fondamentali furono i gol di Tardelli e Cabrini per guadagnare i primi tre punti della seconda fase a girone, nel raggruppamento comprendente anche il Brasile.

 

Dopo il salto temporale torniamo ad oggi. ‘Una sconfitta per l’Italia cosa può rappresentare?’ Beh, difficile rispondere a questa domanda con spavalda sicurezza. D’altronde fra le varie ipotesi non tutte sono negative, constatiamo che a pochi giorni ci sarà la sfida di Wembely contro l’Inghilterra. Italia battuta significherebbe anche ulteriori esperimenti, ma porgiamoci anche verso il lato negativo della situazione, non si può perdere. Non possiamo permetterci passi falsi perchè il ranking piange. Il quattordicesimo posto non ci basta, e pensando già ai mondiali di Qatar 2022, rimanendo così rischiamo nuovamente un avversario forte come la Spagna di quest’anno.

Non ci resta altro che sederci sul divano, accendere il televisore,cantare l’inno e tifare per i nostri; che dal basso in cui tale movimento è caduto possa formarsi un ciclo unito, compatto e con un folto calore dei tifosi