Addio Pirlo, regista di un calcio passato

IMG_20171016_075909A dicembre darà l’addio al calcio nella “sua” New York. Andrea Pirlo ha annunciato il suo ritiro e per il mondo del calcio sarà una grossa perdita.

Per decenni, infatti, Pirlo è stato il simbolo di un ruolo che sta man mano scomparendo: il regista. Cresciuto come trequartista dietro le punte, fu Mazzone a Brescia a trasformarlo in vero regista di centrocampo e da quel momento la carriera di Pirlo diventò leggenda. Le vittorie con le maglie di Milan e Juventus furono numerose ed il mondiale del 2006 con la Nazionale Italiana il fiore all’occhiello di una splendida carriera.

Proprio la Nazionale sta pagando maggiormente l’assenza di un vero erede del centrocampista. Verratti ha più volte fallito l’esame di maturità e De Rossi è ormai anch’egli a fine carriera. Gagliardini e Parolo non hanno tempi e piedi da vero regista ed in assoluto il campionato italiano soffre l’assenza di un giocatore alla “Pirlo”.

La Juventus, proprio dopo l’addio di Pirlo si è affidata prima a Marchisio e poi a Pjanic ma entrambi sono adattati ad un ruolo non loro. Il Milan dopo aver atteso per anni l’exploit di Montolivo si è affidata all’argentino Biglia e l’Inter ha messo accanto a Gagliardini l’uruguagio Vecino che è più un centrocampista tuttofare che un creatore di gioco. Resta il Napoli che al centro del suo gioco piazza il brasiliano Jorginho. Il ragazzo ha il passaporto italiano e nelle ultime due stagioni ha fornito prestazioni sempre al di sopra della sufficienza.

L’esperienza del Napoli in Champions potrebbe dare a Jorginho l’opportunità di misurarsi su palcoscenici internazionali e chissà che Ventura non lo convochi per il Mondiale in Russia in caso di qualificazione della nostra Nazionale.

Insomma, Pirlo con il suo addio sta lasciando un grosso vuoto e speriamo che al più presto un nuovo regista si affacci sul palcoscenico del calcio italiano.